DOVE LO BUTTO?

Dove vanno conferiti i cartoni della pizza?

Si tratta di carta per alimenti quindi di ottima qualità. L’importante è che non sia troppo sporca di residui di cibo o non sia troppo unta. In quel caso, è bene eliminare la parte sporca che si può buttare insieme all’umido, conferendo la parte pulita insieme alla carta.

Pannolini, pannoloni, assorbenti: vanno messi nel sacco dei rifiuti non differenziabili (“sacco nero”) o nei piccoli bidoni verdi che sono stati messi in strada?

È indifferente. Trattandosi di materiale non riciclabile finisce comunque in discarica. Il piccolo bidone verde consente ai cittadini di disfarsi tutti i giorni di questi fastidiosi rifiuti.

Dove vanno conferiti i rifiuti derivanti dalle costruzioni e demolizioni (inerti, calcinacci, ecc..)?

Lo smaltimento dei rifiuti derivanti dalle costruzioni e demolizioni sono a cura dell’impresa che ha eseguito i lavori. La stessa, poi, si rivolgerà a ditte specializzate. In caso di piccoli lavori di manutenzione eseguiti direttamente dall’utente, fino ad un massimo di 100 kg, questo ultimo potrà chiedere informazioni al proprio comune e comunque, per tali piccoli conferimenti, gli utenti con residenza nei comuni di San Benedetto del Tronto, Monteprandone, Grottammare, Offida e Ripatransone possono disporre di appositi spazi attrezzati di raccolta. Non saranno accettati conferimenti di eccedenza in peso superiore.

I giocattoli in plastica o gomma possono essere inseriti nel sacco blu?

No. Essi, seppur in plastica, non sono considerati imballaggi e quindi, secondo la normativa di settore, vanno depositati nel sacco del rifiuto secco indifferenziato.

Dove si gettano le capsule delle macchinette del caffè? E le cialde?

Le capsule per il caffè espresso sono costituite da un rivestimento in plastica che contiene la polvere del caffè; generalmente non è possibile separare i due tipi di rifiuti e quindi le capsule devono essere gettate nel sacco dell’indifferenziato. Nel caso però si riesca a separare i due tipi di materiali è possibile gettare l’involucro in plastica nel sacco blu e la polvere del caffè insieme all’organico (marrone). In questo ultimo possono essere conferite invece intere le cialde di caffè in quanto rivestite in materiale di carta da filtro.

In quale contenitore bisogna gettare ceramica e pirex?

Ceramica e pirex sembrano vetro, ma non lo sono! Sono rifiuti inerti la cui presenza è sufficiente per annullare il processo di riciclaggio del vetro. Vanno quindi gettati nel secco indifferenziato.

Cosa sono i RAEE?

L’acronimo RAEE identifica letteralmente i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Rientrano in questa categoria le apparecchiature che per un corretto funzionamento dipendono dall’energia elettrica, sia come utilizzatrici, sia come generatrici e/o che contengono delle componenti elettroniche.
Alcuni esempi di RAEE:
  • televisori, videoregistratori, lettori DVD
  • impianti Hi-Fi, radio, lettori CD/DVD, lettori Mp3/Mp4
  • computer, stampanti, monitor
  • grandi elettrodomestici per la casa (forni, frigoriferi, lavatrici ecc…)
  • piccoli elettrodomestici per la casa e la persona (asciugacapelli, orologi, ferri da stiro, tostapane, frullatori ecc…)
  • telefoni e cellulari
  • piccoli utensili elettrici per uso domestico (trapani, tagliaerba ecc…)
  • videogiochi, giochi elettronici o funzionanti con energia elettrica
  • lampadine, lampade al neon, altre sorgenti luminose.-

Come differenziare? Ti aiutiamo noi! Scarica l’Ecobolario!

COMPRA SFUSO

Quel che basta, quel che serve!

Al fine di ridurre la produzione di rifiuti e contenere gli effetti climalteranti, porta la tua vaschetta riutilizzabile per la spesa al banco.

Devi sapere che il decreto Clima (articolo 7, comma 1-bis, decreto-legge n. 111 del 2019) consente ai clienti di utilizzare contenitori propri purché riutilizzabili, puliti e idonei per uso alimentare. L’esercente può rifiutare solo l’uso di contenitori che ritenga igienicamente non idonei.

Si tratta di una scelta che porta benefici non solo al pianeta, contribuendo alla riduzione dei rifiuti, come le microplastiche in mare, ma anche ai consumatori che portano a casa prodotti di qualità nelle quantità di cui hanno effettivamente bisogno. Acquistare pane, pasta, riso, detersivi e molto altro direttamente a peso permette di scegliere soltanto le quantità di cui effettivamente abbiamo bisogno, riducendo così il peso dei rifiuti domestici. E poter portare a casa il cibo in confezioni riutilizzabili – meglio se di vetro, carta, stoffa o alluminio – diminuisce drasticamente la plastica da smaltire.

LITTERING

L’emergenza globale del marine litter minaccia gravemente gli oceani e mari e le creature li abitano. Il marine litter è costituito da tutti gli oggetti utilizzati quotidianamente dall’uomo e in seguito non correttamente gettati negli appositi cestini ma abbandonati in mare o persi sulla costa e sulla terra ferma, che raggiungono il mare attraverso i fiumi, il vento, le acque di dilavamento e gli scarichi urbani. I rifiuti possono quindi riversarsi lungo le spiagge oppure sulla superficie o nelle profondità delle acque. Tra i rifiuti che compongono il marine litter la plastica è il più dannoso e più presente (specialmente il mono uso).

A causa della sua leggerezza e galleggiabilità ma anche resistenza e non degradabilità segue le correnti e finisce per accumularsi per decenni in 5 grandi “isole di plastica”. La più conosciuta di queste è sicuramente il Great Pacific Garbage Patch: un enorme accumulo di spazzatura galleggiante nell’Oceano Pacifico.

Per info sulle ultime novità a riguardo:

strategia marina
prevenzione
legge salvamare
marine litter